TERAMO – “Una triste pagina della politica”. Così Manola Di Pasquale, consigliere comunale del Pd, ha commentato la bobiatura dell’ordine del giorno sullo “ius soli”, il riconoscimento del diritto di cittadinanza italiana ai figli di stranieri che nascono sul territorio italiano. “Un atto di grande civiltà – spiega la Di Pasquale – ma la maggioranza di centro-destra nel comune di Teramo ha votato contro confondendo la “violenza” che non ha nazionalità, con “l’accoglienza” che è un valore”. Molti sono i bambini che nascono nel nostro territorio da genitori stranieri, spesso non hanno mai visto il Paese di provenienza dei genitori, ma frequentano le nostre scuole, le nostre chiese, parlano la nostra lingua. Perché costringerli a girare con il permesso di soggiorno in tasca e ad attendere la maggiore età per poter essere uguali ai bambini italiani?”. La Di Pasquale ricorda che all’interno dell’aula consiliare c’è la targa dell’Unicef che reca la scritta “Teramo città aperta al mondo”, per via della celebre Coppa Interamnia che ospita ogni anno in città migliaia di sportivi da tutto il mondo, “ma il Sindaco e la sua maggioranza ieri lo hanno dimenticato”. “Il Partito Democratico – prosegue la nota della Di Pasquale, non rinuncerà alla battaglia di civiltà ed tornerà ad insistere ed a riproporre l’ordine del giorno sin quando tutti non avranno compreso il grande valore del riconoscimento dello ius soli, ben venga quindi la discussione sul punto chiesta dall’Unicef”.
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